Previdenza complementare

Come è noto, il sistema pensionistico italiano, a causa delle diverse riforme che sono state applicate nel corso del tempo dai governi che si sono susseguiti, ha subito dei cambiamenti che non hanno fatto altro che peggiorare la situazione pensionistica di ciascuno di noi. I giovani d’oggi, nel loro futuro, vedranno una pensione minore rispetto a quella dei loro predecessori e questo causerà problematiche importanti sullo stile di vita che avranno. Questo avverrà, se non penseranno sin da subito a crearsi un’integrazione: la pensione complementare. Si tratta di una forma previdenziale che non sostituisce quella obbligatoria dell’INPS, ma che si va ad aggiungere a quest’ultima, permettendo così di accantonare parte dei tuoi risparmi per goderti il tuo futuro post lavorativo con maggior serenità.
Quando mi conviene fare la pensione complementare?

È fondamentale aprire un fondo di previdenza complementare non appena inizi la tua carriera lavorativa. È proprio il caso di dire che “il tempo è denaro”: iniziare subito, infatti, ti permette di accumulare più risparmio possibile andando a formare un’ottima pensione integrativa a quella obbligatoria.

Quali sono i vantaggi che ho aderendo ad un programma di pensione complementare?

Innanzitutto, aprire un piano di provvidenza complementare ti permette di accantonare una parte dei tuoi risparmi mentre lavori in modo da avere una pensione aggiuntiva a quella obbligatoria, garantendoti uno stile di vita migliore di quello che potresti avere se non fai questo investimento. Oltre a questo, lo Stato prevede delle agevolazioni fiscali particolari per questa tipologia di risparmio.

A quanto ammonterà la mia pensione complementare?

L’ammontare della pensione integrativa dipende da molteplici fattori: l’importo versato nella previdenza complementare, la durata della contribuzione, i costi sostenuti per la sottoscrizione del fondo di previdenza complementare e i rendimenti che si sono ottenuti con l’investimento finanziario del fondo.

Posso prelevare i soldi che immetto nella previdenza complementare prima del previsto?

Sì, la normativa relativa alla previdenza complementare e ogni fondo pensione stabilisce dei casi in cui il titolare può avere un riscatto o un’anticipazione di questo fondo. Ciò che è importante tenere in considerazione è che il riscatto e l’anticipazione si deducono dall’ammontare totale che disporrai al momento del tuo posizionamento. Se sei iscritto alla previdenza complementare da più di 8 anni, avrai diritto a richiedere un’anticipazione di al massimo 75% del capitale accantonato, nel caso tu debba comprare o restaurare la prima casa. Nel caso di invalidità permanente o inoccupazione superiore ai 48 mesi, puoi richiedere il riscatto di tutto il fondo; invece, puoi richiedere il riscatto del 50% in caso di inoccupazione dai 12 ai 48 mesi, di mobilità o cassa integrazione.

Ai fini Irpef posso dedurre i versamenti che ho fatto nella previdenza complementare?

Sì, a livello contributivo, ogni anno puoi dedurre dal tuo reddito i contributi versati per l’anno in questione con un limite di 5.164,57€.

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