Finanziamenti e mutui

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Quali sono i documenti che generalmente servono per richiedere un mutuo o un finanziamento?

Nel caso di un cliente privato la banca chiede molteplici documenti con il fine di comprendere quale sia il tuo merito creditizio, ossia la tua capacità di far fronte al pagamento del debito (capitale + interessi) che hai nei suoi confronti. Generalmente vengono richiesti documenti anagrafici, come ad esempio la carta d’identità, il codice fiscale insieme al certificato di stato famiglia, di stato civile e di residenza. Oltre a questo, si richiedono documenti reddituali, tra cui le buste paghe più recenti, il MOD.730 e il saldo del tuo conto corrente. Di fondamentale importanza è anche la relazione preliminare del notaio.

Oltre al mutuo, quali altri finanziamenti posso ottenere?

Un istituto finanziario, come la banca, può esserti di supporto in molteplici aspetti della tua vita. Oltre ad un mutuo, la banca può concederti dei prestiti personali o dei fidi, attraverso i quali puoi soddisfare tutti i tuoi bisogni e le tue passioni, come ad esempio un viaggio, l’auto dei tuoi sogni, l’arredamento di casa, il matrimonio, la formazione e così via.

Qual è la differenza tra mutuo e prestito?

Il mutuo, il prestito e il fido sono le principali tipologie di finanziamenti che una banca può offrirti. Il mutuo è una somma di denaro, di solito di elevato ammontare, che una banca ti corrisponde a medio-lungo termine per l’acquisto di un bene immobile già prestabilito; per concederti tale somma, la banca ti chiede una garanzia reale: la più comune è l’ipoteca sulla casa. Diversamente, invece, con il prestito, la somma erogata è più contenuta e la sua durata è inferiore rispetto al mutuo; le due più grandi differenze tra prestito e mutuo sono che il primo non richiede generalmente nessuna garanzia e non è richiesta la specifica della motivazione di utilizzo della somma prestata dalla banca.

Come funzionano i tassi? Che differenza c’è tra tasso fisso e tasso variabile?

I tassi di interesse sono ciò che si paga alla banca per aver ottenuto l’ammontare di denaro dalla banca. Quelli più comuni sono il tasso fisso e il tasso variabile, ai quali si aggiunge il tasso cosiddetto misto. Il tasso fisso, come suggerisce il nome, per tutta la durata del mutuo non varia; mentre, al contrario, il tasso variabile non è costante, ma cambia a seconda di alcuni parametri di riferimento, come Libor ed Euribor. Infine, quando il prestito prevede un periodo a tasso fisso e a tasso variabile, il tasso viene chiamato misto.

Che cos’è il TAEG e il TAN?

Il TAEG (Tasso Annuale Effettivo Globale) non è un tasso che si applica effettivamente alle rate che devi pagare, ma è un indicatore percentuale che ti aiuta a capire quale è il costo globale ed effettivo del prestito e del mutuo che hai ottenuto, comprendendo anche l’ammontare di tutte le spese assunte durante l’intera pratica del finanziamento. In altre parole, si tratta di un tasso informativo che ti permette di stimare precisamente qual è il costo globale del mutuo o del prestito. Il TAN (Tasso Annuale Nominale), invece, è l’indicatore percentuale che ti rivela l’interesse annuo che andrai a pagare alla banca per aver ottenuto quel determinato mutuo o prestito. In altri termini, è un tasso utile che ti permette di calcolare l’ammontare di interesse che devi alla banca annualmente.

Che cosa succede se non riesco a pagare una rata del mutuo o del prestito?

Nel caso tu non riesca a pagare più una rata devi rivolgerti immediatamente alla banca per trovare la soluzione più adatta per far fronte al tuo impegno preso nei confronti della banca. La banca, infatti, può adottare diversi accorgimenti per venirti incontro, come ad esempio: rinegoziare il tasso di interesse, estendere il piano di ammortamento delle rate o sospendere il mutuo per un massimo di 12 mesi. Nel caso, però, il mancato o ritardo pagamento si ripeta molteplici volte, ci sono conseguenze importanti, come la revoca del contratto, la restituzione dell’intero ammontare del prestito e la segnalazione al database della Banca d’Italia dei cattivi pagatori, la Centrale Rischi Finanziari come cattivo pagatore.

Se apro un mutuo con una banca, posso poi spostarlo in un altro istituto finanziario?

Certo. La normativa relativa ai mutui e ai prestiti prevede la possibilità di trasferire il finanziamento ottenuto da una banca all’altra, nel caso in cui il tasso di interesse applicato sia più favorevole rispetto a quello in vigore per il finanziamento ottenuto. Questa possibilità viene chiamata tecnicamente surroga o portabilità del mutuo

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